Tommaso Campanella
Nato nel 1568 nei pressi di Stignano, all'epoca parte della contea di Stilo, Tommaso Campanella, al secolo Giovan Domenico Campanella è stato filosofo, teologo, poeta e frate domenicano italiano.
Tommaso Campanella
Son di una terra chiamata Stilo in Calabria Ultra, mio padre si domanda Geronimo Campanella e mia madre Caterina Basile
BIOGRAFIA
Ragazzo prodigio, figlio di un calzolaio povero ed illetterato, all'età di quindici anni entrò nel' Ordine dei Domenicani, con il nome di frà Tommaso in onore di San Tommaso d'Aquino. Studiò teologia e filosofia seguendo il pensiero di diversi maestri, dall'ortodossia aristoteliana all'empirismo di Bernardino Telesio con il suo De rerum natura iuxta propria principia.
A quest'ultimo testo si ispirò per la sua prima opera Philosophia Sensibus Demonstrata pubblicata nel 1592. A causa di questa opera la Congregazione del Sant'Uffizio lo sottopose a diversi processi tra il 1594 e il 1595 venne quindi inquisito, torturato ed infine costretto all'abiura e condannato per sospetto veemente di eresia. Tra il 1591 ed il 1598 il filosofo fu arrestato più volte dalle guardie del nunzio apostolico con imputazioni di più varia natura, dall'accusa di pratiche demoniache a quella di possesso di un libro di geomanzia. Trascorse circa 27 anni di prigionia durante i quali scrisse alcune delle sue opere più importanti: La Monarchia di Spagna (1600), Aforismi Politici (1601), Metaphysica (1609-1623), e la sua opera più famosa, La città del Sole (1602), in cui descrive un'ideale e pacifica repubblica universale retta su principi di giustizia naturale. Intervenne attivamente nel primo processo contro Galileo Galilei con la sua coraggiosa Apologia di Galileo (1616).
MORTE
Successivamente, per fuggire nuovi problemi procurati da cospirazioni locali, fuggì in Francia, dove fu benevolmente ricevuto alla corte di Luigi XIII. Infine, sotto la protezione del cardinale Richelieu, trascorse il resto dei suoi giorni presso il convento parigino di Saint-Honoré, a Parigi, dove morì nel 1639.
PENSIERO
Il pensiero del filosofo prende le mosse da Bernardino Telesio e dalle sue opere, sostenendo che la natura vada conosciuta nei suoi propri principi, che sono tre: caldo, freddo e materia. Essendo tutti gli esseri formati da questi tre elementi, allora gli esseri della natura sono tutti dotati di sensibilità, in quanto la struttura della natura è comune a tutti gli enti.